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dai GIORNALI di OGGI

Usa-Russia, accordo sul testo per il disarmo nucleare. Obama: "Possibili straordinari progressi"

Gli Stati Uniti e la Russia, stando all'agenzia Interfax, hanno trovato l'accordo sul testo che getta le basi per il negoziato di un trattato di riduzione delle armi nucleari. Il trattato, che entrambe le parti sperano di concludere per la fine dell'anno, sostituirà l'attuale Start del 1991, che scade a dicembre. L'intesa, che era già stata preannunciata, sarà formalmente firmata da Barack Obama e Dmitry Medvedev oggi al Cremlino e darà così il via ai negoziatori per mettere a punto il trattato proprio per la firma a dicembre.

2009-07-06

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L'ARGOMENTO DI OGGI

 

 

CORRIERE della SERA

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2009-07-06

Il presidente Usa: "Possibili straordinari progressi"

Mosca, Obama e Medvedev firmano

un accordo sul disarmo nucleare

Prevede la riduzione degli arsenali atomici a 1.500-1675 testate. Restano invece divergenze sullo scudo antimissile

Obama e Medvedev (Reuters)

Obama e Medvedev (Reuters)

MOSCA - Obama e Medvedev hanno firmato un accordo sul disarmo nucleare che prevede la riduzione degli arsenali atomici a 1.500-1.675 testate e 500-1.100 vettori balistici per ciascun Paese entro 7 anni. Il memorandum non ha valore giuridico ma solo politico e serve da base per il proseguimento dei negoziati sul rinnovo del Trattato Start I, che scade il 5 dicembre. Superate le divergenze sul taglio degli arsenali atomici tra Russia e Usa resta invece ancora il completo disaccordo sul progetto di scudo antimmissile che Washington vuole installare in Repubblica Ceca e Polonia. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov: "Nella dichiarazione congiunta dei due presidenti si legge che le parti vogliono continuare a discutere su come rilanciare la cooperazione per reagire alla diffusione dei missili balistici. Ciò significa che noi non siamo ancora d'accordo nel valutare quali sono le conseguenze di certe decisioni dell'amministrazione Usa", ha aggiunto, ricordando che " per noi il problema rimane aperto". Malgrado restino ancora molte divergenze Barack Obama è fiducioso che in futuro si possa raggiungere un accordo. Il presidente americano nella conferenza congiunta al Cremlino con Dmitri Medvedev ha ribadito la necessità del sistema di difesa missilistico per annullare la minaccia di un attacco da Iran e Corea del Nord. Da parte sua Medvedev pur ribadendo le sue perplessità ha ammesso che ci sono stati "chiari progressi" sul programma antimissilistico che gli Usa vogliono installare in Repubblica Ceca e Polonia.

ALTRO ACCORDO SULL'AFGHANISTAN - Un altro punto sui quali si è già registrata un'intesa è quello legato all'autorizzazione della Russia all’utilizzo del suo spazio aereo per il transito di soldati e materiali militari statunitensi verso l’Afghanistan. In base all’accordo, gli Usa potranno compiere sino a 4.500 voli l’anno senza pagare dazi o senza scali intermedi. Per gli Usa, sottolinea un funzionario che chiede l’anonimato, in attesa della firma ufficiale, questo comporterà un risparmi di 133 milioni di dollari.

STRAORDINARI PROGRESSI - Il presidente americano si è detto fin da subito ottimista circa i risultati della sua visita a Mosca, dicendo che si possono ottenere "straordinari progressi" in vari campi "se lavoriamo insieme". Obama ha citato in particolare i temi della sicurezza, dell'energia e della tutela ambientale. "Washington e Mosca - ha detto - hanno più cose in comune che differenze e se lavoriamo duro nei prossimi giorni possiamo fare straordinari progressi che porteranno benefici ai popoli di entrambi i Paesi". Dal canto suo, Medvedev ha affermato che la visita di Obama a Mosca "è un evento importante nella storia delle relazioni russo-statunitensi che aiuterà ad aprire nuove pagine".

L'ATTERRAGGIO - Quello di Obama è il suo primo viaggio da presidente degli Stati Uniti in Russia, un vertice di due giorni che lo vedrà a colloquio con Medvedev e poi con il premier Vladimir Putin. L'Air Force One è atterrato all'aeroporto di Vnukovo 2, dove Obama è stato il primo visitatore straniero del nuovo terminal passeggeri.

IL PROGRAMMA - Sarà una maratona: il presidente Obama ha in programma almeno quattro ore di colloqui con Medvedev al Cremlino, seguiti dalla conferenza stampa congiunta dove sarà annunciato il contenuto dell'accordo quadro raggiunto per il proseguimento dei negoziati sulla riduzione degli armamenti strategici. Obama dedicherà a Medvedev anche la serata: il presidente Usa e la first lady Michelle saranno ospiti di una cena nella abitazione del presidente russo con un numero ristretto di invitati. L'ampio tempo messo in programma per i colloqui consentirà ai due leader di affrontare, oltre alla questione nucleare, anche i temi di maggiore attualità internazionale come l'Afghanistan, l'Iran, la Corea del Nord e il Medio Oriente. Martedì mattina Obama incontrerà invece a colazione il premier russo Vladimir Putin, che ha accusato alcuni giorni fa di avere ancora un piede nella Guerra Fredda.

06 luglio 2009

 

 

 

 

Il presidente Usa: "Possibili straordinari progressi"

Mosca, Obama e Medvedev firmano

un accordo sul disarmo nucleare

Prevede la riduzione degli arsenali atomici a 1.500-1675 testate e 500-1.100 vettori per ciascun Paese entro 7 anni

MOSCA - Obama e Medvedev hanno firmato un accordo sul disarmo nucleare che prevede la riduzione degli arsenali atomici a 1.500-1675 testate e 500-1.100 vettori balistici per ciascun Paese entro sette anni, in vista della scadenza del Trattato Start, a dicembre.

STRAORDINARI PROGRESSI - Il presidente americano si è detto fin da subito ottimista circa i risultati della sua visita a Mosca, dicendo che si possono ottenere "straordinari progressi" in vari campi "se lavoriamo insieme". Obama ha citato in particolare i temi della sicurezza, dell'energia e della tutela ambientale. "Washington e Mosca - ha detto - hanno più cose in comune che differenze e se lavoriamo duro nei prossimi giorni possiamo fare straordinari progressi che porteranno benefici ai popoli di entrambi i Paesi". Dal canto suo, Medvedev ha affermato che la visita di Obama a Mosca "è un evento importante nella storia delle relazioni russo-statunitensi che aiuterà ad aprire nuove pagine".

L'ATTERRAGGIO - Quello di Obama è il suo primo viaggio da presidente degli Stati Uniti in Russia, un vertice di due giorni che lo vedrà a colloquio con Medvedev e poi con il premier Vladimir Putin. L'Air Force One è atterrato all'aeroporto di Vnukovo 2, dove Obama è stato il primo visitatore straniero del nuovo terminal passeggeri.

IL PROGRAMMA - Sarà una maratona: il presidente Obama ha in programma almeno quattro ore di colloqui con Medvedev al Cremlino, seguiti dalla conferenza stampa congiunta dove sarà annunciato il contenuto dell'accordo quadro raggiunto per il proseguimento dei negoziati sulla riduzione degli armamenti strategici. Obama dedicherà a Medvedev anche la serata: il presidente Usa e la first lady Michelle saranno ospiti di una cena nella abitazione del presidente russo con un numero ristretto di invitati. L'ampio tempo messo in programma per i colloqui consentirà ai due leader di affrontare, oltre alla questione nucleare, anche i temi di maggiore attualità internazionale come l'Afghanistan, l'Iran, la Corea del Nord e il Medio Oriente. Martedì mattina Obama incontrerà invece a colazione il premier russo Vladimir Putin, che ha accusato alcuni giorni fa di avere ancora un piede nella Guerra Fredda.

06 luglio 2009

 

 

 

Il leader usa pronto a negoziare la riduzione delle testate atomiche

Obama e quel vecchio sogno

di un mondo senza armi nucleari

Il "New York Times" rispolvera un articolo scritto

dal presidente per un giornale universitario

Barack Obama (Reuters)

Barack Obama (Reuters)

WASHINGTON – Un mondo senza armi nucleari è il sogno di Obama da quando aveva 22 anni e frequentava la Columbia University a New York, un sogno che si porta dietro a Mosca e al G8 a l'Aquila. Lo testimonia un articolo da lui allora scritto per Sundial, il giornale universitario, intitolato "Spezzare la mentalità della guerra". Nell’articolo, emerso qualche mese fa e analizzato ora dal New York Times, Obama propose l'eliminazione degli arsenali atomici di tutte le grandi potenze. "Discutere di possibilità di primo colpo o di secondo colpo nucleare fa comodo soltanto agli interessi militari industriali con i loro miliardi" scrisse il futuro presidente degli Stati Uniti. "Non dobbiamo accettare tale logica perversa ma realizzare un mondo migliore" aggiunse Obama, elogiando il movimento studentesco che chiedeva di congelare gli arsenali sovietico e americano, ma suggerendo che bisognava andare oltre, arrivare al disarmo atomico.

MONDO LIBERO - Nell'83, quando Obama pubblicò "Spezzare la mentalità della guerra", era presidente il repubblicano Ronald Reagan, che aveva appena lanciato il progetto dello scudo spaziale poi ripreso da George W. Bush qualche anno fa. Reagan era contrario a un nuovo trattato allora in discussione, quello del divieto dei test atomici. Ma nel suo articolo Obama lo caldeggiò, sostenendo che il trattato sarebbe stato "il primo grande passo verso un mondo libero da armi nucleari" ("nuclear free world", una definizione che divenne lo slogan dei pacifisti). E denunciò "la silenziosa, continua avanzata del militarismo in America e la crescente minaccia di una guerra".

DIMOSTRAZIONI - Il professore Michael Baron, che in quel periodo tenne un corso di politica estera alla Columbia university , ricorda che Obama gli presentò una tesina "su come America e Urss potevano negoziare il disarmo". "Spezzare la mentalità della guerra" fu scoperto all'insediamento di Obama alla Casa bianca da Steven Brockman, un ex studente che pubblicò sullo stesso numero di Sundial un articolo sulla Germania, e che oggi insegna letteratura tedesca alla Carnegie Mellon università. Secondo Baron e Brockman, Obama partecipò alle dimostrazioni studentesche contro Reagan, compresa quella di un milione di persone a Central Park a New York, con cartelli con su scritto "Pane non bombe" e "Congela o brucia". Nella sua autobiografia il presidente non si è soffermato sul suo impegno anti atomico ma il New York Times osserva che dal suo ingresso al Senato nel 2004 Obama si è battuto per la riduzione degli arsenali nucleari. A Mosca, nota il giornale, vuole negoziare la riduzione delle testate atomiche da 2.200 a 1.500 per parte e rafforzare il trattato di non proliferazione. Conclude il New York Times che secondo Obama solo in un mondo del tutto denuclearizzato l'Iran e la Corea del Nord rinuncerebbero a procurarsi la bomba.

Ennio Caretto

05 luglio 2009(ultima modifica: 06 luglio 2009)

 

 

 

 

 

Il leader usa pronto a negoziare la riduzione delle testate atomiche

Obama e quel vecchio sogno

di un mondo senza armi nucleari

Il "New York Times" rispolvera un articolo scritto

dal presidente per un giornale universitario

Barack Obama (Reuters)

Barack Obama (Reuters)

WASHINGTON – Un mondo senza armi nucleari è il sogno di Obama da quando aveva 22 anni e frequentava la Columbia University a New York, un sogno che si porta dietro a Mosca e al G8 a l'Aquila. Lo testimonia un articolo da lui allora scritto per Sundial, il giornale universitario, intitolato "Spezzare la mentalità della guerra". Nell’articolo, emerso qualche mese fa e analizzato ora dal New York Times, Obama propose l'eliminazione degli arsenali atomici di tutte le grandi potenze. "Discutere di possibilità di primo colpo o di secondo colpo nucleare fa comodo soltanto agli interessi militari industriali con i loro miliardi" scrisse il futuro presidente degli Stati Uniti. "Non dobbiamo accettare tale logica perversa ma realizzare un mondo migliore" aggiunse Obama, elogiando il movimento studentesco che chiedeva di congelare gli arsenali sovietico e americano, ma suggerendo che bisognava andare oltre, arrivare al disarmo atomico.

MONDO LIBERO - Nell'83, quando Obama pubblicò "Spezzare la mentalità della guerra", era presidente il repubblicano Ronald Reagan, che aveva appena lanciato il progetto dello scudo spaziale poi ripreso da George W. Bush qualche anno fa. Reagan era contrario a un nuovo trattato allora in discussione, quello del divieto dei test atomici. Ma nel suo articolo Obama lo caldeggiò, sostenendo che il trattato sarebbe stato "il primo grande passo verso un mondo libero da armi nucleari" ("nuclear free world", una definizione che divenne lo slogan dei pacifisti). E denunciò "la silenziosa, continua avanzata del militarismo in America e la crescente minaccia di una guerra".

DIMOSTRAZIONI - Il professore Michael Baron, che in quel periodo tenne un corso di politica estera alla Columbia university , ricorda che Obama gli presentò una tesina "su come America e Urss potevano negoziare il disarmo". "Spezzare la mentalità della guerra" fu scoperto all'insediamento di Obama alla Casa bianca da Steven Brockman, un ex studente che pubblicò sullo stesso numero di Sundial un articolo sulla Germania, e che oggi insegna letteratura tedesca alla Carnegie Mellon università. Secondo Baron e Brockman, Obama partecipò alle dimostrazioni studentesche contro Reagan, compresa quella di un milione di persone a Central Park a New York, con cartelli con su scritto "Pane non bombe" e "Congela o brucia". Nella sua autobiografia il presidente non si è soffermato sul suo impegno anti atomico ma il New York Times osserva che dal suo ingresso al Senato nel 2004 Obama si è battuto per la riduzione degli arsenali nucleari. A Mosca, nota il giornale, vuole negoziare la riduzione delle testate atomiche da 2.200 a 1.500 per parte e rafforzare il trattato di non proliferazione. Conclude il New York Times che secondo Obama solo in un mondo del tutto denuclearizzato l'Iran e la Corea del Nord rinuncerebbero a procurarsi la bomba.

Ennio Caretto

05 luglio 2009(ultima modifica: 06 luglio 2009)

REPUBBLICA

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2009-07-06

Prima visita a Mosca di Obama. I colloqui centrati sulla riduzione degli arsenali atomici

Entro l'anno intesa sul trattato che sostituirà l'attuale Start del 1991, in scadenza

Usa-Russia, storico accordo sul nucleare

"Un dialogo degno del 21esimo secolo"

Cieli russi aperti per le truppe americane dirette in Afghanistan

Riprende la cooperazione militare interrotta dopo la crisi georgiana

Usa-Russia, storico accordo sul nucleare "Un dialogo degno del 21esimo secolo"

Dmitry Medvedev e Barack Obama

*

Multimedia

* IL VIDEO

MOSCA - Stati Uniti e Russia si impegnano a ridurre

gli arsenali atomici a 1.500-1675 testate e sino a 500-1.100 vettori balistici, per ciascun paese, entro sette anni. L'accordo storico è stato firmato oggi a Mosca dal presidente russo Dmitri Medvedev e dal presidente americano Barack Obama, insieme ad altri sette documenti, a conclusione del vertice bilaterale tenuto oggi a Mosca, prima tappa del viaggio europeo del presidente Usa in vista del G8 dell'Aquila e anche prima visita ufficiale di Obama in terra russa.

Gli accordi sono stati soprattutto di natura militare-strategica. Un altro punto importante riguarda l'Agfghanistan, una zona "calda" dove oggi sono impegnati gli americani come lo furono trent'anni fa i sovietici. La Russia permetterà infatti l'utilizzo del proprio spazio aereo per il transito dei soldati americani e del materiale militare diretto in Afghanistan. Una concessione significativa, visto l'interesse prioritario da parte degli Stati Uniti per la guerra ai Taliban, e nell'ottica di rilanciare le relazioni fra Mosca e Washington alquanto tese.

Proprio su questo tema - far ripartire con un nuovo inizio un rapporto che è diventato negli ultimi anni molto complicato - i due presidenti hanno molto insistito durante la conferenza stampa congiunta, sottolineando come sia prioritario ricercare un "dialogo degno del 21esimo secolo".

La principale divergenza resta sullo scudo antimissile e sulla Georgia la cui sovranità, ha detto Obama, deve essere rispettata, in riferimento al riconoscimento da parte russa delle due repubbliche separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. Ma Russia e Stati Uniti riprenderanno la collaborazione a livello militare "sospesa dall'agosto 2008", dopo lo scoppio del conflitto russo-georgiano, ha assicurato la Casa Bianca. I comandanti delle forze americane e russe, l'ammiraglio Michael Mullen e il generale Nikolai Makarov, hanno firmato, a margine del vertice tra i due capi di Stato, un nuovo quadro strategico di scambio di cooperazione.

L'incontro di oggi è stato definito sia da Medvedev che da Obama "proficuo" e "produttivo". Il presidente russo ha parlato di passi concreti raggiunti con la firma dell'intesa comune sulla riduzione degli armamenti nucleari, "elemento base per la sicurezza reciproca", e Obama ha definito l'accordo "un importante passo verso la sicurezza nucleare e contro la proliferazione delle armi nucleari". Le divergenze con Washington sullo scudo antimissile rimangono, non nasconde il presidente russo, ma è stato firmato un documento per proseguire il negoziato. Per Medvedev è stato trovato un compromesso ragionevole in vista del nuovo trattato sul disarmo nucleare che sostituirà lo Start a fine anno. E una cooperazione a tutto piano fra i due paesi, potrà portare vantaggi per tutti e garantire la pace mondiale.

"Dobbiamo dare l'esempio perché le altre nazioni seguano la nostra strada", ha aggiunto Obama, citando fra le minacce internazionali Corea del Nord e Iran ed i rischi di una corsa agli armamenti in Medio Oriente. Fra le minacce da combattere insieme, il presidente americano mette ai primi posti Al Qaeda e apprezza la concessione da parte di Mosca dello spazio aereo per il transito da e per l'Afghanistan, che farà risparmiare agli Usa tempo e denaro. "Crediamo fortemente in una nuova cooperazione, non pretendiamo di essere d'accordo su tutto ma collaboriamo sugli interessi comuni per costruire una relazione più costruttiva, ha detto ancora il presidente americano. Obama ha proposto a Medvedev di organizzare insieme a Mosca il prossimo anno un vertice globale sulla sicurezza cui invitare tutti i paesi interessati.

Usa-Russia, storico accordo sul nucleare "Un dialogo degno del 21esimo secolo"

La first lady russa Svetlana Medvedeva con Michelle Obama

Il trattato di riduzione degli arsenali americani, che entrambe le parti sperano di concludere per la fine dell'anno, sostituirà l'attuale Start del 1991, che scade a dicembre. La dichiarazione di intenti, già preannunciata, darà così il via ai negoziatori per mettere a punto il trattato proprio per la firma a dicembre.

Obama si è detto sicuro che i due Paesi potranno

"avanzare sulla direzione tracciata a Londra", un riferimento al primo incontro con Medvedev a margine dello scorso G20. "Su tutte le questioni, come sicurezza, economia, energia, tutela dell'ambiente, tra Usa e Russia ci sono molte più cose in comune di quelle che ci dividono", ha proseguito il presidente americano. Anche Medvedev si è mostrato fiducioso, soprattutto nella possibilità di avviare una nuova fase dei rapporti bilaterali dopo le tensioni che hanno caratterizzato l'ultimo periodo della presidenza Bush, in particolare con la guerra in Georgia.

Dopo i colloqui al Cremlino e la conferenza stampa congiunta, Obama dedicherà a Medvedev anche la serata: il presidente Usa e la first lady Michelle saranno ospiti di una cena nella abitazione del presidente russo con un numero ristretto di invitati. Domani mattina Obama incontrerà invece a colazione il premier russo Vladimir Putin, ancora molto potente, nonostante l'anno scorso abbia lasciato la presidenza, che ha accusato alcuni giorni fa di avere ancora un piede nella Guerra fredda. In seguito vedrà anche Mickhail Gorbaciov.

(6 luglio 2009)

L'UNITA'

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2009-07-06

Disarmo, accordo Usa-Russia

Russia e Stati Uniti hanno raggiunto un accordo sulla dichiarazione di intenti sulla riduzione degli armamenti nucleari che i presidenti americano Barack Obama e quello russo Dmitri Medvedev hanno in programma di firmare oggi a

Mosca. Ad anunciarlo, poche ore prima dell'arrivo nella capitale russa del leader della Casa Bianca, è stato un portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, citato dall'agenzia di stampa Interfax.

Medvedev e Obama affronteranno anche temi legati all'Iran,all'Afghanistan, alla Corea del Nord e all'economia mondiale. I due leader, che termineranno l'incontro, con una conferenza stampa e una cena, potrebbero anche sottoscrivere un accordo per consentire il passaggio sul territorio russo dei rifornimenti per le truppe statunitensi in Afghanistan. Obama avrà domani una colazione di lavoro con il premier, Vladimir Putin (ancora molto potente, nonostante l'anno scorso abbia lasciato la presidenza); e incontrerà Mickhail Gorbaciov.

06 luglio 2009

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il SOLE 24 ORE

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2009-07-06

Usa-Russia, accordo sul testo per il disarmo nucleare. Obama: "Possibili straordinari progressi"

6 luglio 2009

AFP PHOTO / Saul LOEB

La svolta di Obama e le previsioni di Fibonacci

Gli Stati Uniti e la Russia, stando all'agenzia Interfax, hanno trovato l'accordo sul testo che getta le basi per il negoziato di un trattato di riduzione delle armi nucleari. Il trattato, che entrambe le parti sperano di concludere per la fine dell'anno, sostituirà l'attuale Start del 1991, che scade a dicembre. L'intesa, che era già stata preannunciata, sarà formalmente firmata da Barack Obama e Dmitry Medvedev oggi al Cremlino e darà così il via ai negoziatori per mettere a punto il trattato proprio per la firma a dicembre.

Il presidente americano Barack Obama, incontrando il leader del Cremlino Dmitri Medvedev, ha detto che Usa e Russia possono ottenere "straordinari progressi" in vari campi "se lavoriamo insieme". "Su tutte le questioni, come sicurezza, economia, energia, tutela dell'ambiente, tra Usa e Russia ci sono molte più cose in comune di quelle che ci dividono", ha detto. Parole di speranza anche da parte di Medvedev: "Speriamo che come risultato del nostro lavoro di oggi e di domani, degli intensi colloqui bilaterali a tutto campo, chiuderemo alcune pagine difficili nella storia della relazioni russo-americane e apriremo una nuova pagina".

6 luglio 2009

 

 

 

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